La chiesa parrocchiale fu costruita nella seconda metà del XVIII secolo, su una precedente cappella andata distrutta. Il Principe Lante, allora Abate Accomandatario di Farfa affidò il progetto all’Arch. Virginio Bracci che conferì al nuovo edificio la tipica impronta tardo barocca di ambiente romano, ancora apprezzabile all’interno.
La chiesa, a navata unica, ha pianta ellittica con un ampio presbiterio e 6 cappelle laterali. Sopra la bussola d’ingresso si trova la cantoria con l’antico organo poi restaurato nel 1939 dalla Ditta Pacifico Inzoli e figli di Parma.
Nel 1915 la struttura, già in precario stato di conservazione, a seguito di un terremoto, subì considerevoli danni e l’inesorabile degrado che ne derivò ebbe come epilogo la chiusura della chiesa, a tutela della pubblica incolumità (1928).
La chiesa, quale si presenta oggi, metterei: è frutto dei lavori di restauro architettonico eseguiti dal 1937 al 1939 su progetto dell'arch. Filippo Sneider di Roma, dei quali la direzione tecnica e artistica fu affidata al Comm. Angelo Salustri Galli affiancato dalla consorte, Donna Linda dei Marchesi Theodoli.
Autori dei nuovi apparati decorativi e pittorici furono l’artista Alberto Albani, con il figlio Luigi, al quale sono da attribuire le pitture dei lacunari del soffitto voltato, le cimase sui finestroni e il marmorino delle pareti; mentre i dipinti della specchiatura centrale della volta e delle lunette dell’abside sono opera dell’artista Ettore Ballerini del quale sono da menzionare anche la figurazione della cupola della Vergine col Bambino e i patroni S. Nicola di Bari e S. Donato Vescovo, quella sulla volta del presbiterio dell’Eterno Padre e lo Spirito Santo e, nelle lunette dell’abside, il Redentore in gloria tra gli Angeli.
Infine, gli stucchi furono eseguiti dalla Ditta Giovanni Sabatini e figli; il pavimento in marmo dalla Ditta Biggi, la graniglia veneziana e lo stemma in mosaico della nobile famiglia Salustri Galli dalla Ditta Fattinnanzi.
La chiesa, a navata unica, ha pianta ellittica con un ampio presbiterio e 6 cappelle laterali. Sopra la bussola d’ingresso si trova la cantoria con l’antico organo poi restaurato nel 1939 dalla Ditta Pacifico Inzoli e figli di Parma.
Nel 1915 la struttura, già in precario stato di conservazione, a seguito di un terremoto, subì considerevoli danni e l’inesorabile degrado che ne derivò ebbe come epilogo la chiusura della chiesa, a tutela della pubblica incolumità (1928).
La chiesa, quale si presenta oggi, metterei: è frutto dei lavori di restauro architettonico eseguiti dal 1937 al 1939 su progetto dell'arch. Filippo Sneider di Roma, dei quali la direzione tecnica e artistica fu affidata al Comm. Angelo Salustri Galli affiancato dalla consorte, Donna Linda dei Marchesi Theodoli.
Autori dei nuovi apparati decorativi e pittorici furono l’artista Alberto Albani, con il figlio Luigi, al quale sono da attribuire le pitture dei lacunari del soffitto voltato, le cimase sui finestroni e il marmorino delle pareti; mentre i dipinti della specchiatura centrale della volta e delle lunette dell’abside sono opera dell’artista Ettore Ballerini del quale sono da menzionare anche la figurazione della cupola della Vergine col Bambino e i patroni S. Nicola di Bari e S. Donato Vescovo, quella sulla volta del presbiterio dell’Eterno Padre e lo Spirito Santo e, nelle lunette dell’abside, il Redentore in gloria tra gli Angeli.
Infine, gli stucchi furono eseguiti dalla Ditta Giovanni Sabatini e figli; il pavimento in marmo dalla Ditta Biggi, la graniglia veneziana e lo stemma in mosaico della nobile famiglia Salustri Galli dalla Ditta Fattinnanzi.
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Indirizzo: Piazza della Chiesa, 02031 - Castelnuovo di Farfa (RI)