La chiesa di San Donato, oggi visitabile come stazione del Museo dell’olio della Sabina, si trova immersa nella campagna, lungo l’itinerario naturalistico che conduce al fiume Farfa.
Il possedimento del Casale San Donato è attestato nei regesti dell’Abbazia di Farfa fin dal 768, e nell’817 vi si registra anche la presenza di una chiesa. Nel 1046 il sito ospita un castellum ovvero uno degli abitati originari poi abbandonati per dare vita al borgo medievale di Castelnuovo di Farfa.
Il sito archeologico di San Donato è stato oggetto di scavi negli anni ’90 del secolo scorso da parte dell’Università di Sheffield (UK) poiché esso rappresenta una delle pochissime testimonianze fisiche del passaggio tra il mondo agricolo romano e quello medievale.
La chiesa, utilizzata per il culto almeno fino al XVI secolo, fu poi abbandonata e i suoi ruderi furono infine inglobati in un edificio agricolo nella seconda metà del secolo scorso.
Alla fine degli anni ’90 il complesso fu acquisito al patrimonio comunale e la chiesa fu restaurata reintegrandone l’originario volume sulla base delle evidenze planimetriche messe in luce dagli scavi, e quindi destinata ad ospitare una stazione di visita del museo: al suo interno si può ascoltare un canto contemporaneo, con le parole latine dell’inno crismale per il Giovedì Santo di Sant’Efrem Siro (IV sec.).
Il possedimento del Casale San Donato è attestato nei regesti dell’Abbazia di Farfa fin dal 768, e nell’817 vi si registra anche la presenza di una chiesa. Nel 1046 il sito ospita un castellum ovvero uno degli abitati originari poi abbandonati per dare vita al borgo medievale di Castelnuovo di Farfa.
Il sito archeologico di San Donato è stato oggetto di scavi negli anni ’90 del secolo scorso da parte dell’Università di Sheffield (UK) poiché esso rappresenta una delle pochissime testimonianze fisiche del passaggio tra il mondo agricolo romano e quello medievale.
La chiesa, utilizzata per il culto almeno fino al XVI secolo, fu poi abbandonata e i suoi ruderi furono infine inglobati in un edificio agricolo nella seconda metà del secolo scorso.
Alla fine degli anni ’90 il complesso fu acquisito al patrimonio comunale e la chiesa fu restaurata reintegrandone l’originario volume sulla base delle evidenze planimetriche messe in luce dagli scavi, e quindi destinata ad ospitare una stazione di visita del museo: al suo interno si può ascoltare un canto contemporaneo, con le parole latine dell’inno crismale per il Giovedì Santo di Sant’Efrem Siro (IV sec.).
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Indirizzo: Loc. Sponga (bivio S.P. Mirtense Km 10,350) - 02031 - Castelnuovo di Farfa (RI)